23 settembre 2016

la Checklist e la Rieducazione del Linguaggio

La rieducazione del linguaggio crea, anche strategicamente, lo spazio per affrontare la balbuzie nella sua parte “complessa”, e viceversa. Complesso e semplice sono classificazioni utili all’inquadramento del problema: la rieducazione del linguaggio (il problema semplice) ha senso se inserita nel più ampio panorama della personalità del parlante (il problema complesso). Non uno spezzettamento in più parti di un unico problema, quindi: al contrario una visione d’insieme, per trarre vantaggi terapeutici dalle sue dinamiche interne, un rimando fruttuoso, continuo e reciproco, tra problema semplice e problema complesso.

Qui, usando le possibilità che lo spazio blog offre, mettiamo a fuoco il problema semplice con una checklist: una lista di controllo, che aiuti, chi lo vuole, a gestire il proprio linguaggio. Il che è assolutamente necessario: rende concreto un monitoraggio, sempre utile nella balbuzie. Il monitoraggio fornisce elementi di conoscenza: consente un approccio alla balbuzie, diverso rispetto a sommarie sensazioni o giudizi veloci sul proprio linguaggio. Ovviamente, l’utilità consiste nella continuità del suo uso, e nel vedere nella checklist, ben scritto e ben chiaro, che cosa fare sul proprio linguaggio. O sul linguaggio dei propri figli. Perché la checklist diventa un quadro sinottico del linguaggio. Eccola:

1. Oggi, la velocità del mio linguaggio è stata, prevalentemente:
            a. eccessiva.   
            b. media, nei giusti limiti.

2. La pronuncia delle consonanti è stata, in prevalenza:
            a. troppo dura.          
            b. media, nei giusti limti.

3. La pronuncia delle vocali è stata:
            a. troppo dura, gutturale.
            b. media, nei giusti limiti.

4. La respirazione, in alcune circostanze del linguaggio,
            a. ha creato problemi al flusso delle parole, e/o problemi durante le pause. Quando?
            b. non ho avvertito difficoltà.

5. Durante la giornata, il mio linguaggio
            a. ha avuto alcuni momenti di difficoltà. Quando?
            b. ha avuto andamento lineare, soddisfacente.
            c. in una situazione, in particolare, la balbuzie si è fatta sentire di più. Quando?
            d. in una situazione, in particolare, il linguaggio è andato benissimo. Quando?

6. Si sono verificate alcune di queste situazioni?
            a. volevo parlare, intervenire, dire, ma non l’ho fatto per timore di balbettare. Quando?
            b. non ero molto convinto di quel che volevo dire, ma ho parlato per mettermi alla prova.              Quando? E con quale esito del linguaggio?
            c. non ho risposto al telefono, per timore di balbettare.
            d. ho evitato un gruppo di amici, e credo che il motivo sia stato la paura di balbettare.

7. Credo che, oggi, la qualità del mio linguaggio abbia risentito negativamente di una particolare             situazione ambientale. Quale?          

8. La mia balbuzie è caratterizzata, generalmente, da:
            a. velocità del linguaggio.
            b. non riesco a coordinare respirazione e fonazione.
            c. la pronuncia dei suoni è dura.
            d. sento di aver fretta di terminare il discorso.

Stampa questa pagina, e, giornalmente, rispondi alle singole voci. Ti può dare una conoscenza utile del tuo linguaggio.

Non esitare a scrivere a roberto.depas@tiscali.it se vuoi saperne di più. Ti risponderò.
Questa è solo la prima: prossime checklist verranno pubblicate nel sito.




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